Seminario di Cinema di e su ALAN PARKER
"La preparazione di un film -
Dai sopralluoghi al casting: un processo fondamentale"
8 Dicembre 2006, BOLOGNA
REPORTAGE e FILMOGRAFIA DETTAGLIATA



Photo by Alessandro Cospite
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{N.d.R.: una foto ravvicinata accanto ad Alan Parker è a coda del Reportage.}



Dopo aver partecipato il 7 Dicembre 2006 alla quinta edizione del festival Porretta Cinema, l'8 Dicembre il regista Alan Parker si sposta al Cinema Lumiere di Bologna, associato alla Cineteca Comunale, per tenere un Seminario che sarà anche un'occasione per ripercorrere la sua filmografia, in quegli stessi giorni riproposta proprio dal Kursaal di Porretta e dal Lumiere di Bologna.


Sir Alan Parker, nato il 14 Febbraio del 1944 a Islington, Londra, ha diretto poco più di una dozzina di film, quasi come il suo famoso collega Kubrick, ma sempre in comune con Kubrick ha il fatto che quasi ognuno dei suoi film -per un motivo o per un altro- viene particolarmente ricordato dal pubblico e/o dalla critica. Pochi film, ma molto importanti e particolari.
A metà degli anni 90, Parker stesso dichiarò come obiettivo quello di fare almeno un film per ogni genere cinematografico esistente.


Per i fan dei Pink Floyd, Parker è soprattutto il regista finale della versione cinematografica del 1982 di The Wall, da soggetto e sceneggiatura originale di Roger Waters. In realtà, se anche il nome di Parker può non suonare subito riconducibile ad altri film famosi, scorrendo i suoi titoli ci si può tranquillamente stupire di quali e quanti film noti portino il suo nome.


Davanti alla gremita Sala Mastroianni del Cinema Lumiere, incalzato dal direttore del cinema e da una fedele traduttrice simultanea, Parker ha dunque rivissuto brevemente insieme al pubblico la sua carriera, con l'aiuto di brevi proiezioni di porzioni dei suoi film, soffermandosi dove possibile sui temi portanti del seminario. Luoghi e Cast azzeccati sono infatti state proprio le armi vincenti del suo modo di fare cinema, assieme a un altro importantissimo elemento del vero cinema d'autore, ovvero la Musica.


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Parker inizia la sua carriera come regista di spot televisivi. Tipico di una nuova genìa di registi, come i suoi amici Tony e Ridley Scott.
La lista dei suoi lungometraggi inizia con una sorta di film zero del 1971 intitolato "Melody" di Warris Hussein, non quindi diretto ma da lui scritto e sceneggiato, intitolato in Italia "Come Sposare La Compagna Di Banco E Farla In Barba Alla Maestra".
Il buffo titolo è importante perchè il suo vero film numero uno sarà nuovamente caratterizzato dalla giovane età dei suoi protagonisti.


Il film numero uno è "Bugsy Malone" del 1976, da noi "Piccoli Gangster", atipico Musical con protagonisti i giovanissimi Scott Baio e Jodie Foster. Potete immaginare un Musical ambientato negli anni, nelle atmosfere e nei luoghi tipici di gangster e pupe interpretato da Baio, la Foster e altre piccole canaglie! Il film si fece notare, e dette la possibilità a Parker di puntare decisamente più in alto.
La pellicola vinse ben 5 B.A.F.T.A. (British Academy of Film and Television Awards), di cui uno per la Migliore Sceneggiatura scritta da Parker stesso, e ricevette nomination agli Oscar, ai Golden Globes e a Cannes per la Palma d'Oro proprio per la Regia.

La fotografia è un elemento fondamentale per far risaltare luoghi e cast, perciò Parker come vari registi ha un proprio Direttore della Fotografia di fiducia, Michael Seresin, che lo seguirà in ben altri 8 film ma innanzitutto lo seguirà nei sopralluoghi di preproduzione.
In "Bugsy Malone" alla Fotografia c'è anche Peter Biziou, che sarà Direttore in altri 4 film di Parker, compreso "Pink Floyd - The Wall", e darà particolare soddisfazione a Parker nel 1988, alla loro terza e penultima collaborazione (fino ad ora) ...


Il film numero due è il cupissimo "Midnight Express" del 1978, da noi "Fuga Di Mezzanotte", vincitore di ben 2 premi Oscar:
Miglior Sceneggiatura Non Originale scritta nientemeno che da Oliver Stone e Miglior Colonna Sonora Originale del grande Giorgio Moroder ... e una delle altre nomination agli Oscar fu proprio Miglior Regia. Il film vinse anche 3 BAFTA (Regia, Montaggio e Attore Non Protagonista -John Hurt-), addirittura 6 Golden Globes e fu nuovamente nominato per la Palma d'Oro a Cannes per la Regia.
Questo lavoro segna il primo scontro di Parker con la censura, anche per via di una scena di una lingua (finta) staccata di netto.
Il film include molti scontri fisici decisamente realistici che preoccuparono non poco la produzione e il cast, comprendente anche alcuni attori italiani ... In Italia, infatti, sono state girate le scene ambientate in Turchia. Richard Gere fu tra i provinati per il ruolo principale.
Il regista ricorda come snervante l'apporto del non ancora famoso Stone. Parker fu d'accordo con la crew di lasciarlo finire di riscrivere dannatamente bene il copione e poi allontanarlo a riprese iniziate. Questo non sarebbe rimasto l'unico scontro di sempre tra i due.


Il film numero tre è l'ulteriormente doppio premio Oscar "Fame" del 1980, da noi "Saranno Famosi", premiato per la Migliore Colonna Sonora Originale di Michael Gore e anche la Migliore Canzone Originale, l'omonima "Fame", con testo di Dean Pitchford e cantata da Irene Cara, protagonista del film. Il brano "Fame" si portò a casa anche un Golden Globe e il film in generale un BAFTA per il Sonoro.
Un film generazionale e, almeno per altri 16 anni, il film di Parker più amato dalle/dagli adolescenti sognanti di tutto il mondo.
Il film musicale di Parker che 'ruberà' questo primato sarà interpretato dalla stessa Madonna che curiosamente verrà scartata ai provini per il telefilm di Fame. Una ragazza in sala è curiosa di saperne il motivo, ma Parker non ebbe niente a che spartire con il telefilm.


Il film numero quattro "Shoot The Moon" ovvero "Spara Alla Luna" del 1982 'spara' leggermente più in basso, ottenendo 'solo' una nomination ai BAFTA, ancora una nomination alla Palma d'Oro a Cannes e 2 nomination ai Golden Globes come Migliori Attori Protagonisti per Albert Finney e Diane Keaton, che interpretano una coppia con 4 figli che divorzia drammaticamente dopo 15 anni.
Per l'angolo delle curiosità, Albert Finney nel 1990 impersonerà il Giudice Verme nel mega-allestimento di The Wall a Berlino.


Il film numero cinque è, per l'appunto, il mitico "Pink Floyd - The Wall" girato sempre nel 1982, il film per il quale io e altri in sala non siamo voluti assolutamente mancare all'incontro con Parker. Tutti gli aneddoti ricordati per l'occasione da Parker sono ben noti ai fan ... dagli scontri con Waters al fatto che Bob Geldof non fosse troppo convinto di girare il film -pur mettendoci poi tutto se stesso-.
Parker ha ribadito una sua affermazione secondo la quale, per via dell'alto sperimentalismo del film -dovuto anche all'interazione dei disegni dell'eccentrico Gerald Scarfe- "The Wall" potrebbe anche venir considerato come "Il più costoso 'film studentesco' mai girato".
Premiato con 2 BAFTA per Miglior Canzone (l'immortale inno "Another Brick In The Wall part 2") e Miglior Sonoro.

Per Parker -ovviamente- "The Wall" non è nè più nè meno importante di ogni altro film, perciò -nonostante noi fan potremmo sentirne parlare per ore- il caro regista chiude quel flusso di ricordi per passare con nonchalance a parlare del successivo masterpiece.


Il film numero sei, ad ogni modo, non è davvero secondo a "The Wall", in quanto si tratta di "Birdy - Le Ali Della Libertà" del 1984, con un encomiabile Matthew Modine pre-Full Metal Jacket e un altrettanto fenomenale Nicolas Cage ancora non troppo noto.
A rendere unico un film già così lanciato è la musica di Peter Gabriel, che per l'occasione rimaneggia magistralmente brani del suo terzo e quarto disco solista. La mitica trama è quella di due giovani di ritorno dal Vietnam, uno ferito nel corpo e l'altro nella mente.
Il ragazzo shockato (Modine) si è convinto di poter essere diventato un uccellino, uno di quegli esserini che amava osservare prima di partire e che se vogliono possono volare lontano dagli orrori e dalle brutture del mondo. L'alchimia del film si gioca tra i movimenti spaventati dell'ammutolito Modine, la musica avvolgente di Gabriel, la non-arrendevolezza di Cage e alcune nuove tecniche di ripresa.
Film sottolineato a Cannes da una ulteriore nomination alla Palma d'Oro e la consegna meritata del Gran Premio della Giuria.


Il film numero sette è un film molto importante per Parker perchè si tratta di "Angel Heart - Ascensore Per L'Inferno" del 1987, girato quindi dopo 3 anni di pausa, da una sceneggiatura dello stesso Parker tratta da una storia di William Hjortsberg, autore due anni prima dello script di "Legend", film fantasy di Ridley Scott con Tom Cruise. E se il precedente adattamento da Hjortsberg contava su un signore delle tenebre di tutto rispetto quale Tim Curry, "Angel Heart" può contare su un antagonista che non necessita di presentazioni quale Robert De Niro, il quale curiosamente venne provinato in origine per il ruolo di protagonista prima di ricevere la -giusta- parte.
Nel film il diabolico De Niro diventa piano piano il peggiore incubo del detective privato Harry Angel, interpretato da Mickey Rourke.
Rourke è anche il semi-incolpevole protagonista di un nuovo e più potente scontro con la censura, che obbliga la rimozione di alcune scene. ... Ora, tra omicidi ed emanazioni maligne è logico presumere che le scene tagliate mostrassero violenza diretta o indiretta ...
... Invece Parker si prende una tardiva ma compiaciuta rivincita, godendosi l'ilarità dei presenti in sala, alla rivelazione che le scene che la censura aveva tanto tenuto a eliminare erano primi piani del sedere nudo di Mickey Rourke (!) e annunciando PER FINTA con pura aplomb britannica: "Quelle riprese sono state comunque salvate e messe al sicuro ... E ORA LE RIVEDREMO INSIEME !" ^_^
Altra nota simpatica tra gli aneddoti riguardanti questo film è il ricordo di Parker di aver 'corteggiato' moltissimo, senza fortuna, il maestro Ennio Morricone affinchè ne scrivesse la colonna sonora, affidata successivamente a Trevor Jones (che si era fatto notare l'anno prima con la colonna sonora di "Labyrinth", scritta assieme a David Bowie - re degli gnomi nel fantastico film di Jim Henson).


Il film numero otto, anche se meno ricco di gustosi aneddoti, è un altro cult della filmografia di Parker, trattandosi del thriller storico sul razzismo "Mississippi Burning - Le Radici Dell'Odio" del 1988, nel quale Gene Hackman e Willem Dafoe interpretano 2 agenti dell'FBI dai modi molto diversi l'uno dall'altro che nel 1964 devono indagare sulla scomparsa di alcuni attivisti dei diritti civili del Mississippi.
Premiato con l'Oscar per la Migliore Fotografia, guadagnato da Peter Biziou ("Piccoli Gangster", "The Wall" ... e un altro nel 1994 ...), altre 6 nomination agli Oscar (inclusa Regia e Miglior Film), 3 BAFTA vinti (tra cui uno sempre a Biziou) e 4 nomination ai Globes.
Gene Hackman riceve l'Orso d'Argento al Festival di Berlino per la sua interpretazione e Parker ottiene una nomination all'Orso d'Oro.
Trevor Jones cura le musiche anche di questo lungometraggio di Parker, per poi dirigersi verso altre pellicole di una certa notorietà.


Il film numero nove è "Come See The Paradise", da noi "Benvenuti In Paradiso" del 1990 con Dennis Quaid e Tamlyn Tomita.
La sceneggiatura di Parker, ambientata nel 1936, racconta la storia dell'irlandese Jack (Quaid) che trova lavoro presso la Little Tokyo di Los Angeles e si innamora della bella Lily (Tomita) che successivamente sposa. Ma con lo scoppio della guerra Jack è costretto a partire per il fronte e i giapponesi americani, inclusi moglie e figlia, vengono internati in quanto ritenuti potenziali nemici. Un altro film di storie umane di guerra dunque per Alan Parker, il quale ottiene una volta di più la ricorrente nomination alla Palma d'Oro a Cannes.
Le musiche, qui, sono affidate alle sapienti mani di Randy Edelman, autore che si sa giostrare bene tra pellicole leggere e pellicole dal respiro epico; condividerà guarda caso con Trevor Jones nel 1992 una nomination gemella a BAFTA e Golden Globes per lo score di "L'Ultimo Dei Mohicani" e ri-sottolineerà le espressioni facciali di Dennis Quaid nel 1996 per il mitico "Dragonheart".


Il decimo film è "The Commitments" del 1991, film ancora più legato agli irlandesi e, dopo un allontanamento di qualche anno dal genere, film dedicato alla musica e ai sogni che essa veicola. La storia è quella di Jimmy Rabbitte di Barrytown e della sua variopinta band di Soul e Rhythm 'n' Blues, dalle audizioni segnalate su un giornale all'incredibile ascesa tra i locali Dublinesi fino allo scioglimento per sfaldamento del gruppo. Parker ha ricordato di come, per un film così particolare in quanto pieno di attori non professionisti, i dialoghi originariamente concepiti siano stati rimodellati giorno per giorno sul set per fare apparire i protagonisti più naturali possibile.
Le musiche per il film sono state composte da Wilson Pickett, ammesso alla Rock and Roll Hall of Fame proprio quell'anno.
La fotografia è curata una delle due uniche volte da un Direttore non ricorrente nei film di Parker, nello specifico Gale Tattersall, notato l'anno prima per "Orchidea Selvaggia" e recentemente affermato come principale Direttore della Fotografia della serie TV "Dr. House".
Il film porta a casa 4 BAFTA (Regia, Montaggio, Miglior Film, Sceneggiatura Non Originale), una nomination ai Golden Globes come Miglior Commedia e una nomination agli Oscar come Miglior Montaggio per Gerry Hambling, alla sua quarta nomination con Parker.


Il film numero undici è la bizzarra commedia "The Road To Wellville", da noi cambiato in "Morti Di Salute" del 1994. Questa grottesca pellicola si basa soprattutto sulla verve di Sir Anthony Hopkins nel ruolo dell'eccentrico Dottor Kellogg (proprio quello dei cereali) e sulla verve di Matthew Broderick nel ruolo del paziente William Lightbody. Sposato nella finzione con Bridget Fonda, Broderick viene da lei trascinato nell'inquietante centro gestito dall'alquanto svitato dottore, in una girandola di personaggi del calibro di John Cusack, Dana Carvey (il compare di Mike Myers in "Fusi Di Testa"), Colm Meaney (già nei due precedenti di Parker) e Lara Flynn Boyle.
Per questa parodia dei centri di dimagrimento / beauty farm Parker affida le musiche a Rachel Portman la quale due anni dopo, a 36 anni, per il film "Emma" con Gwyneth Paltrow sarà la prima donna a vincere un Oscar per la Colonna Sonora strumentale.


Il film numero dodici è probabilmente il film di Parker più visto dalle ragazze dopo "Saranno Famosi" ... stiamo parlando di "EVITA" del 1996 con Madonna e Antonio Banderas, versione cinematografica del Musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice del 1975.
Si può dire che era dai tempi di "The Wall" che Parker non girava un film con così tanta musica e così pochi dialoghi parlati.
Il film vince 3 Golden Globes (Miglior Commedia/Musical, Migliore Attrice in una Commedia/Musical e Migliore Canzone), ottiene 8 nomination ai BAFTA e, dulcis in fundo, vince il premio Oscar per la Migliore Canzone Originale ... ovviamente avete capito quale ...
SBAGLIATO ... "Don't Cry For Me Argentina" non avrebbe mai potuto ricevere l'Oscar, in quanto è un brano 'vecchio' ^_^ !
Il brano che si porta a casa la statuetta è "You Must Love Me", scritto per il film sempre da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.
Quinta nomination all'Oscar per il montatore Gerry Hambling, più altre tre nomination per Direzione Artistica, Sonoro e Fotografia.
Questa è la seconda di due uniche volte in cui il Direttore della Fotografia non è nè Seresin nè Biziou ... Nello specifico si tratta di Darius Khondji, messosi in luce con "Seven" di David Fincher, e che si porta a casa una nomination sia agli Oscar che ai BAFTA.
Il regista ha ricordato che Madonna, pur di avere la sicurezza di essere scelta, scrisse al regista una lettera lunghissima e dal tono drammatico per convincerlo (se mai ce ne fosse stato bisogno) che lei era perfetta per la parte. Ad Hollywood succede anche questo.
Altro aneddoto meno allegro, almeno per Parker, è il fatto che il regista fu costretto a condividere il merito della paternità della sceneggiatura definitiva con il già detestato Oliver Stone, in quanto Stone vari anni prima - interessato allo stesso progetto cinematografico - aveva depositato uno script che - per forza di cose - aveva molte ... troppe somiglianze con quello di Parker.


Il film numero tredici è "Angela's Ashes" ovvero "Le Ceneri Di Angela" del 1999 con Emily Watson e Robert Carlyle, basato sul romanzo autobiografico di Frank McCourt che tratta della crescita di un ragazzo irlandese (già, di nuovo e più di prima, un ambientazione irlandese per Parker) di famiglia povera. Angela è la mamma di Frank, una delle poche luci della sua giovane vita.
Il film ottiene 3 nomination ai BAFTA, più una nomination sia ai Golden Globes sia agli Oscar per la Colonna Sonora ...
... Il compositore che Parker è riuscito ad inserire nella sua blasonata scuderia questa volta è il magistrale John Williams.


Il quattordicesimo e finora ultimo film di Alan Parker è l'atto di accusa contro la pena di morte "The Life Of David Gale" del 2003,
interpretato da Kevin Spacey (considerate il fatto che il film precedente di Parker è dello stesso anno del secondo Oscar di Spacey).
Spacey recita il ruolo di un professore universitario di filosofia, attivista contro la pena capitale, che viene accusato di un omicidio che non ha commesso. La storia inizia a venire fuori quando la giornalista Bitsey Bloom, interpretata da Kate Winslet, deve intervistarlo.
Per questo film la Colonna Sonora è stata composta da due persone di completa fiducia ... i due figli di Alan Parker !
Il regista ottiene la nomination all'Orso d'Oro al Festival di Berlino.


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Parker ci fa sapere che il progetto per il suo quindicesimo film si intitola "The Ice At The Bottom Of The World" e che, se tutto andrà bene, avrà nel cast Charlize Theron. Noi glielo abbiamo augurato di tutto cuore (^_^) ma dal dicembre del 2006 sembra che questo film si sia alquanto impantanato. Abbiamo comunque fiducia che il buon Alan farà presto nuovamente incetta di premi.


Il regista è stato davvero disponibile, e durante una pausa a metà seminario si è gentilmente concesso a noi auditori per foto e autografi.



Photo of Alessandro Cospite with Alan Parker. Thanks to Gian Luigi Soldi.
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(N.d.R.: Mi scuso per l'enorme ritardo nel completare e pubblicare questo Reportage. In questi mesi l'ho lasciato ingiustamente indietro in favore di altri work in progress. Tenente presente che il giorno del Seminario la mia attenzione era messa a dura prova da uno stato di salute febbricitante e che, per questo ma anche per fornire quanti più dati intereressanti ma soprattutto corretti, durante questo periodo ho svolto ricerche volte a completare il quadro della straordinaria carriera di Alan Parker. Grazie per l'attenzione !)



© ALESSANDRO COSPITE 2006-2008

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